Il decreto legge (n. 59 recante “Disposizioni urgenti per il riordino della Protezione Civile”) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale recita: “Al fine di consentire l’avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali sui fabbricati a qualunque uso destinati, possono essere estese tutte le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di fabbricato appartenente …a privati. E questo per poter garantire adeguati, tempestivi ed uniformi livelli di soddisfacimento delle esigenze di riparazione e ricostruzione” .
Lo Stato, quindi, non rimborserà più per i danni causati dalle calamità naturali, ma saranno i cittadini a pagare di tasca propria la ricostruzione dei propri fabbricati. La stipulazione di una polizza assicurativa potrebbe essere l’unica salvezza. Intanto loro continuano cosi’ a guadagnarci con gli accordi con le compagnie di assicurazioni.. . . Questo e’ un motivo in piu` per farsi una valvola !!!!!!!! questo decreto legge fu passato pochi giorni prima dei terremoti in emilia, chiara indicazione che loro lo sapevano che ci sarebbero stati e hanno preferito aiutare le compagnie di assicurazione facendo pagare ai cittadini le loro tariffe per proteggersi da danni … . . vaselina e polizza di assicurazione, valvola e preghiera al signore nostro che da un po’ e’ sparito dalla circolazione pure lui, sono le soluzioni rimaste agli scavi petroliferi.